CONTRO RIVOLUZIONARIO di Harry Wu

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Questa mattina ho terminato la lettura del libro di Harry Wu "Contro rivoluzionario - I miei anni nei gulag cinesi".
Lo consiglio a tutti coloro che vogliono approfondire le proprie conoscenze su una terribile realtà ancora presente nelle sperdute province della Cina comunista.
Il racconto autobiografico di Harry Wu non può lasciare indifferenti le nostre coscienze individuali come quelle dei governanti e delle grandi imprese dell'UE, chiamate a scelte decisive sull'opportunità di continuare o di interrompere rapporti economico-commerciali con un governo che ancora oggi commette abusi e viola i fondamentali diritti umani e civili.H. Wu, Contro rivoluzionario - copertina

Nella postfazione si afferma che quanto è raccontato da Wu nel libro "non è purtroppo una tragedia che appartiene al passato né recente né remoto".

I LAOGAI, posti recintati e sorvegliati dove milioni di uomini, donne e bambini sono condannati ai lavori forzati per la "rieducazione all'ideologia comunista", servono tuttora allo Stato totalitario cinese per un doppio scopo:

1.- togliere di mezzo gli oppositori politici con il classico metodo del "lavaggio del cervello";
2.- fornire una grande quantità di forza lavoro a costo zero o quasi.

Come si svolge la vita in un LAOGAI?
L'orario di lavoro supera le 12 ore giornaliere; l'igiene è inesistente; il cibo è inadeguato al lavoro eseguito; i pestaggi e le torture sono molto frequenti, come pure la sospensione per le braccia e le scariche elettriche; le punizioni comprendono anche diversi giorni di isolamento, quasi sempre senza cibo, in cellette di circa due-tre metri cubi, in mezzo ai propri escrementi.
L'indrottinamento politico avviene tramite "sessioni di studio" giornaliere, verso sera, dopo le faticose ore del lavoro forzato. Il prigioniero deve fare autocritica, elencando le proprie colpe e promettendo di riformare la propria personalità in senso socialista. Egli deve anche mostrare "con i fatti" la propria lealtà al Partito, denunciando gli amici e i parenti.

Il libro-autobiografia termina con una serie di misure necessarie, che l'Italia e tutta l'Unione Europea (UE) dovrebbero prendere nei confronti della Cina per contrastare gli interessi e i profitti di "poche, e già straricche, élites politico-economiche".

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