Al Rifugio Trivena mt. 1650 (Val Breguzzo)
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Rifugio TrivenaL'itinerario programmato per il ferragosto di quest'anno sarebbe il Rifugio Alimonta nel cuore delle Dolomiti di Brenta, ma la giornata nuvolosa sin dal primo mattino costringe Attilio e me a modificare in itinere la meta da raggiungere: il nuovo obiettivo diventa la Malga Trivena in val di Breguzzo dove dovrebbero esserci altri amici saliti sin dal giorno precedente.

Durante la salita ci accompagna una leggera, insistente pioggerellina, in parte trattenuta dalla folta vegetazione del bosco. In poco più di un'ora e mezza arriviamo al rifugio, oggi completamente ristrutturato e gestito a conduzione familiare da persone molto garbate.

In compagnia di Daria, ritroviamo con grande gioia Stefanie, da noi conosciuta quando all'età di 8-10 anni veniva dalla Germania con i suoi genitori a trascorrere alcuni giorni di vacanza presso l'azienda agricola del papà di Daria a Castiglione delle Stiviere (Mn). Ora ella è sposata con un insegnante americano, ha due splendide figlie (Anne e Isabel),lavora come ricercatrice ematologa in un istituto del Connecticut, ma non ha dimenticato le persone che l'hanno sempre accolta con simpatia e con affetto.

Nel frattempo il tempo è migliorato leggermente e tutti insieme decidiamo di raggiungere Pian de Redont (h.1.00 di sentiero facile) per consumare all'aperto il pranzo al sacco. Anche le due bambine, ascoltando attentamente le storie raccontate dal papà, salgono agili e non avvertono la fatica.
Il progetto, purtroppo, riesce solo in parte: appena toccata la spianata di Pian de Redont (mt. 1970), la pioggia riprende fastidiosa e ci costringe a ritornare al rifugio dove possiamo apprezzare un saporito piatto di carne salada con fagioli e polenta.

Lungo il sentiero di discesa alle macchine, Daria mi indica diversi punti in cui è possibile raccogliere tenere foglioline di "asperula" per aromatizzare la grappa: naturalmente non mi lascio sfuggire l'occasione e ne prendo un quantitativo sufficiente per tre bottiglie il cui contenuto degusteremo in compagnia durante le rituali cenette autunnali.

Vedi l'album della famiglia di Stefany ed intrusi :-)

P.s. Notizie su Breguzzo prese dal sito internet.
Breguzzo è immerso nel verde dei prati tra la Valle del Chiese e Valle del Sarca in un paesaggio di tipo alpestre abbastanza incontaminato. L'origine del nome di Breguzzo risale al X secolo quando compare il toponimo celtico Bregunzio (927), trasformato due secoli dopo in Burgusio (1193) dai longobardi e solo nel 1667 nella dizione attuale. Una delle numerose leggende di Breguzzo racconta che il paese sarebbe stato fondato da un carbonaio che indossava pantaloni molto larghi detti "bragaze"; molte altre parlano invece di diavoli e streghe. Da sempre per Breguzzo passava la strada che collegava il bresciano con il trentino occidentale: lo testimoniano le tracce del "sentiero di sémeda", che collegava la Pieve di Bono alla Pieve di Tione attraverso il "Gac" (bosco). Il controllo militare del transito e l'amministrazione erano esercitati dai "capitani" per conto del Vescovo di Trento che risiedevano nella Rocca, abbandonata nel XVI secolo. Oggi ne restano solo i ruderi.

 

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