Da Malga Vallesinella al Rifugio Pedrotti

Siete qui: Homepage > Escursioni > Escursioni1 > Escursioni2 > Rifugio Pedrotti

Dopo i due rinvii per le negative previsioni meteorologiche e gli ultimi accordi telefonici, alle 05.00 di giovedì 07 agosto 2005 mi rimetto alla guida della mia autovettura per raggiungere Madonna di Campiglio, luogo fissato per l'incontro con il maestro Giuseppe Campanella e la sua famiglia. Il figlio Ivan, infatti, ha scelto il raggiungimento del Rifugio Pedrotti quale meta significativa delle loro vacanze 2005 tra i monti del Trentino. Io, ovviamente, sono ben contento di accompagnarli sia per dare risposta al loro entusiasmo per l'ambiente alpino sia per ritornare a vedere un rifugio legato al ricordo di una ascensione alla Cima Tosa in un eccezionale ottobre di molti anni fa.
L'itinerario di salita prevede le seguenti località: Rifugio Brentei, Bocca di Brenta e Rifugio Pedrotti (mt.2491).
Con una passeggiata svelta e poco faticosa raggiungiamo il rifugio Brentei, collocato in un maestoso e suggestivo paesaggio ove si possono ammirare le impressionanti pareti verticali del Crozzon, di cima Tosa e di cima Brenta ecc.
Approfitto della sosta per mostrare a Ivan anche la bella chiesetta ove sono appesi numerosi quadretti con fotografie di alpinisti che all'amore per la montagna hanno donato le proprie giovani vite. In particolare gli indico l'immagine di Dino Facchinetti, un giovane caduto sulla parete del Corno di Medale e mio compagno nel corso di roccia presso la società "Ugolini" di Brescia.

Riprendiamo il cammino verso la Bocca di Brenta. Il primo tratto non è difficile ma il forte pendio sottostante preoccupa lo zio di Ivan, che preferisce rinunciare ed aspettare al rifugio Brentei il nostro ritorno. Poco più in là, anche la mamma di Ivan, in prossimità di un salto roccioso di 100 mt. attrezzato con corde fisse, si sente stanca e preferisce fermarsi in compagnia di un'altra signora.

Rimasti in tre, proseguiamo spediti e superiamo il tratto più impegnativo dell'escursione. Ivan dimostra disinvoltura nella salita e nell'utilizzo delle corde fisse; anche il suo papà Giuseppe acquista, passo dopo passo, familiarità con la roccia e maggior scioltezza nei movimenti.

Un nevaietto ci porta fino sotto la Bocca di Brenta; poi un facile sentiero in discesa offre in pochi minuti l'accoglienza del Rifugio Pedrotti. Qui Ivan, come premio per la meta conquistata, si concede un abbondante piatto di spaghetti, giudicati da lui gustosi solo allorquando il papà ebbe tolto la "montagnetta" di formaggio grattugiato.

Ammirate per l'ultima volta le imponenti pareti della Brenta Alta, del Croz del Rifugio e della Brenta Bassa, risaliamo alla sella della Bocca di Brenta e raggiungiamo la mamma di Ivan, rimasta in paziente trepidazione a seguire dal basso l'avventura del suo "piccolo alpinista".

> Vedi alcune immagini della escursione.

Homepage [CHIUDI]