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> "Ragazze di Riad" di R. Alsanea
Il libro
racconta, in parallelo, la storia di quattro giovani universitarie, tutte
appartenenti a famiglie ricche e privilegiate di Riad.
Esse sono legate da grande amicizia, studiano in Inghilterra o negli Stati
Uniti, ma appartengono ad una società che impone, pur contro la
loro volontà, numerose e rigide regole di comportamento da rispettare.
La struttura del libro si snoda attorno ad una serie di email che l’anonima
autrice invia ai gruppi in rete ogni venerdì, tranne che nel mese
di Ramadan, raccontando, come si legge nella recensione di copertina,
di Qamra, in continua lotta contro le tradizioni familiari
e contro la propria debolezza; di Michelle, per metà
araba e per metà americana, incapace di sopportare le restrizioni
della società saudita e per questo vittima della maldicenza; di
Sadim, ferita da un amore che la condizionerà
per la vita; e di Lamis, forte e determinata a conquistare
sia l'uomo di cui si è innamorata sia la libertà in un altro
paese.
Il libro, a mio parere, non ha momenti letterari di grande respiro e l’accorgimento
escogitato dall’autrice di distribuire il contenuto della storia
in lettere settimanali precedute da citazioni risulta ben presto noiosamente
ripetitivo. Qua e là affiorano, poi, fastidiosi errori tipografici.
Più interessante, invece, l’aspetto documentaristico: lo
sfondo è quello della società saudita assai tradizionalista
e maschilista, che costringe ancora oggi le donne a sposare un uomo scelto
dalla famiglia. Contro di essa le quattro ragazze, istruite e benestanti,
lottano per il diritto ad essere indipendenti e libere di vivere le proprie
vicende sentimentali.
Gli uomini dell'Arabia Saudita, da questo libro, escono “con le
ossa rotte” e non fanno affatto "bella figura": nonostante
la loro posizione di forza nei confronti delle donne, appaiono sottomessi
al volere delle famiglie e alle convenzioni sociali.
Ma noi uomini occidentali siamo veramente migliori? Sappiamo ammettere
non solo a parole ma anche con i fatti la piena parità tra uomo
e donna nell'ambito della famiglia e della società?
Personalmente un dubbio, e forse più di uno, ogni tanto mi assale.
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