Al Passo San Nicolò 2017 (Val San Nicolò)

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Mercoledì 13 settembre si parte per la Val di Fassa con il programma di trascorrere due giornate in quel meraviglioso paesaggio dolomitico. Siamo in quattro: Attilio, sua moglie Rina, Franco e il sottoscritto.
Lasciata l'automobile nel parcheggio in località Ciampié, ci incamminiamo lungo la Valle San Nicolò per raggiungere l'inizio del sentiero 608 che, a sua volta, conduce al Passo San Nicolò. Da lì dovremmo raggiungere il rifugio Contrin per trascorrere la notte e il giorno successivo risalire per un giro ad anello attorno al Col Ombert.

Il nostro programma, però, ben presto deve fare i conti con la neve caduta nei giorni precedenti. Decidiamo comunque di salire almeno al Passo di San Nicolò, calpestando la prima neve invernale. Da lassù si può ammirare un panorama straordinario a 360 gradi: dalla Roda di Vael al Piz Boè, dalla Marmolada al Vernel, dal Col Ombert a Cima Uomo e Cima Undici ed infine la sempre emozionante Valle San Nicolò dall'alto dei 2338 metri del Rifugio.

Arrivati al rifugio, degustiamo un'ottima minestra d'orzo e ascoltiamo il consiglio del rifugista che ci ricorda la pericolosità dell'itinerario da noi programmato, viste le condizioni atmosferiche e la caduta mortale di una signora proprio sul sentiero che noi vorremmo sperimentare.

Concordato il rientro anticipato, Franco telefona alla moglie e le chiede cortesemente di preparare un risotto per concludere in allegria la giornata.

Alcune immagini della giornata.

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