Al Passo delle Coronelle dal rifugio Fronza

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Venerdì 7 luglio 2017 è un giorno che sin dal mattino si annuncia sereno e assai soleggiato. Il nostro obiettivo è raggiungere il Passo delle Coronelle per poi risalire al Passo delle Cigolade e scendere alla Roda di Vael. Un itinerario troppo ambizioso per il grado attuale di allenamento di Attilio, di Franco e mio? Visto l'esito finale, si direbbe di sì.

Raggiunta Nuova Levante, risalendo la Val d'Ega, parcheggiamo l'automobile e saliamo prima con la cabinovia e poi con la seggiovia al rifugio Fronza (2339 metri). Da qui si può ammirare uno straordinario panorama: la Val d'Ega, la Valle di Tires e il gruppo dello Sciliar.

Alle spalle del rifugio vi sono due tracce contrassegnate con n.550 e 542 che conducono con corde d'acciaio fino ad un bivio. Noi proseguiamo per il sentiero n.550 che porta al Passo delle Coronelle (2630 metri). Dopo il valico scendiamo verso il rifugio Vajolet, ma per la troppo fretta di spostarci sul sentiero che risale al Passo delle Cigolade perdiamo l'orientamento e finiamo in una zona molto rocciosa e con passaggi in roccia difficili. Decidiamo di ritornare sui nostri passi e di apportare modifiche al programma iniziale: scendiamo al rifugio Gardeccia per uno spuntino, poi ci portiamo al Rifugio Ciampedie dove il nostro sguardo viene catturato dalla Cima Marmolada e scendiamo con funivia a Vigo di Fassa.

Breve riflessione durante la sosta per un po' di cibo:

Gioia della salute e della vitalità
Ognuno di noi deve aver cura della sua salute; e se l'abbiamo, lodiamo Dio e apprezziamola come una buona coscienza. La salute è una benedizione di Dio di cui noi uomini possiamo godere, una benedizione che il denaro non può comprare. Lodiamo Dio per la parte di salute di cui godiamo, e guardiamo in avanti, al giorno in cui gioiremo in misura piena e perfetta.

Più tardi con un autobus torneremo a Nuova Levante, ugualmente contenti per la bella esperienza a contatto con la natura che sempre ci ricorda la grandezza e la bontà di Dio nonostante le nostre debolezze e le nostre cadute.

Alcune immagini della escursione

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