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L’escursione
di oggi, 15 marzo 2019, inizia da Zumiè, frazione di Capovalle,
piccolo paese ad una altitudine di 950 metri sopra Idro ed ha come meta
il monte Stino (mt. 1466).
La giornata è splendida con un sole abbastanza caldo, anche se
soffia un leggero vento: condizioni ideali per una escursione indimenticabile.
Dopo il parcheggio delle auto nella frazioncina, seguiamo le indicazioni
per il Monte Stino e affrontiamo il primo tratto di sentiero con una buona
andatura. Siamo in cinque (oltre a me, vi sono Cesare, Salvatore, Attilio
con la moglie Rina e il simpatico cagnolino di nome “Fiocco”.
Ma ecco l’imprevisto: ad un certo punto della salita Attilio accusa
malesseri e una stanchezza eccessiva per il tratto di sentiero percorso,
leggermente impegnativo in verità.
Dopo uno scambio di idee, Rina decide di ritornare al punto di partenza
con il marito Attilio, assicurando però di raggiungerci al Rifugio
del Monte Stino in automobile percorrendo la strada asfaltata. Così
noi tre riprendiamo la salita percorrendo un sentiero abbastanza panoramico
con scorci su Zumiè, sulla Val Vestino, sul Monte Baldo e sui monti
del lago d’Idro. In prossimità del rifugio Monte Stino, vediamo
e salutiamo Attilio, Rina e “Fiocco” e seguiamo le indicazioni
per il punto panoramico e il percorso trincee. Passiamo accanto a gallerie
e manufatti e raggiungiamo lo stupendo balcone panoramico sul Lago d’Idro.
Colà vi è anche una rosa dei venti, assai utile perché
fornisce indicazioni delle vette circostanti: Carè Alto, Adamello,
Bruffione, Brumone, Dosso Alto, Corna Blacca, Valvestino e Monte Baldo.
Durante la I Guerra Mondiale, sulla cima era appostata una mitragliatrice
pesante italiana.
Ammirato lo splendido panorama e scattate alcune fotografie, ritorniamo
al Rifugio per gustare un ottimo piatto di pizzoccheri.
Appuntamento alla prossima escursione.
Alcune immagini
della escursione
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