Al Santuario Madonna della Corona da Brentino

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Al Santuario della Madonna della Corona da Brentino

Sabato 25 marzo 2023 (Annunciazione del Signore e giornata del Dantedì, cosiddetta perché giornata nazionale dedicata al grande poeta Dante Alighieri) è il giorno da me scelto per un ritorno al Santuario partendo dalla piccola località di Brentino Belluno.

Lasciata l’automobile vicino alla chiesa, raggiungo a piedi la prima rampa di scale che sale nel bosco.
Inavvertitamente, dal marsupio non ben chiuso con la cerniera, si verifica il primo inconveniente: lo smartphone fuoriesce e scivola a terra senza che me ne renda conto.
Tranquillamente e in perfetta solitudine, proseguo nella risalta dei numerosi e faticosi gradini. Alla fine, saranno più di 1500.
Finalmente raggiungo una croce nei pressi di una sosta che offre una bella vista sulla Valle dell’Adige.
Riprendo la salita fino a raggiungere una ripida scalinata e successivamente la Grotta della Pietà da dove si può vedere, in lontananza e con grande emozione, il Santuario della Madonna della Corona, incastonato tra le rocce alle pendici del Monte Baldo, a picco sulla Vallagarina.
Con la mia macchina fotografica scatto alcune foto al sacro complesso e agli splendidi fiori, per lo più "anemoni hepatiche" conosciute come "fegatelle", ed è così che mi rendo conto di non avere più il mio cellulare e di aver smarrito anche la giacca della tuta, precedentemente tolta e collocata tra le cinghie dello zaino.

Nonostante il forte imbarazzo per i due inconvenienti, decido di continuare la salita raggiungendo il ponte del Tiglio. Secondo la leggenda, esso venne costruito nel luogo in cui in precedenza un albero, spinto dal peso di un masso a crescere di traverso alla valle, permetteva di superare il profondo burrone.
Finalmente, dopo altri faticosi gradini, ecco l’ingresso del Santuario. Sono trascorsi un’ora e 40 minuti.


Entro nella chiesa per una breve preghiera e mi rimetto in movimento per tornare a valle, sperando di trovare lungo il tragitto gli oggetti smarriti.

Grande è la delusione quando arrivo al parcheggio. Mestamente salgo in macchina per il rientro.
Più tardi verrò a sapere che il mio cellulare era stato raccolto da una signora napoletana in vacanza a Brentino. Ella, successivamente, si era messa in contatto con Silvia il cui numero era memorizzato nella sezione “Preferiti”.
Nessuna notizia, invece, della giacca.
Domani tornerò a Brentino per riavere il telefonino e porterò alla gentile signora una colomba pasquale in omaggio.

Alcune fotografie della escursione

 

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