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Ieri, domenica 12
luglio 2009, si è deciso per un ritorno al Lago della Vacca e al
Rifugio Tita Secchi, sia come momento di allenamento per salite più
impegnative sia come possibilità di ammirare il paesaggio della
zona, viste le cattive condizioni del tempo nella precedente escursione
di un anno fa circa.
Raggiunta la malga Cadino (mt. 1799), lasciamo le autovetture per incamminarci
sulla sconnessa carreccia che sale verso la Corna Bianca. In basso ci
accompagna la veduta del laghetto Moie che ha una forma vagamente assimilabile
a quella di un cuore.
L'allegra brigata è formata da 6 persone: Cilì e Salvatore,
Rina ed Attilio, Silvio ed il sottoscritto.
Dopo circa un'ora, Attilio avverte un problema di forte debolezza fisica
e preferisce fermarsi, con la moglie Rina, al lago Nero di Cadino. Noi
non vorremmo proseguire senza di loro, ma essi insistono perché
noi si raggiunga il Rifugio Tita Secchi e si provveda anche ad acquistare
del pane. Essi ci aspetteranno sulla riva del laghetto per consumare insieme
i viveri di conforto.
Giunti al Passo della
Vacca (mt. 2355) (n.b.: per la curiosa toponomastica, vedi lago_vacca.htm)
anche Silvio si ferma. Proseguiamo in tre fino al lago omonimo e al Rifugio
(mt. 2367).
Acquistati otto panini, ritorniamo sui nostri passi per raggiungere gli
amici rimasti attardati.
Nei pressi del Lago Nero di Cadino condividiamo tutto il cibo disponibile
ed anche una buona bottiglia di merlot, prima di riprendere la via del
ritorno alle nostre rispettive abitazioni.
Alcune immagini
della escursione.
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