"Memorie di un bambino soldato" di Ishmael |
Siete qui: Homepage > Letture > "Memorie di un soldato bambino" di Ishmael Beah
Acquisti casuali dal giornalaio possono rivelarsi preziose opportunità per letture molto toccanti ed impegnative. È una testimonianza indimenticabile e che non lascia indifferenti. Ishmael, l'autore del libro, ne è anche il reale protagonista. Nel 1993, quando scoppia la guerra tra i ribelli e l'esercito regolare del Sierra Leone, egli ha 12 anni circa e fa le stesse cose di tutti i bambini della sua età: gioca, studia e si appassiona alla musica rap. Ogni tanto gruppi di profughi passano da Mogbwemo, il piccolo villaggio in cui egli vive, portano con sé bambini impauriti anche solo dal rumore dei sassi lanciati con le fionde, raccontano di sanguinosi scontri e di case bruciate. Un brutto giorno, infine, arriva la terribile notizia: Mogbwemo è stata attaccata e distrutta dai ribelli. Il destino, comunque, ha in serbo per il soldato bambino una soluzione positiva: egli sarà congedato dall'esercito in cui ero stato reclutato a forza e da allora avrà la fortuna di incontrare persone meravigliose, che lo aiuteranno a cambiare completamente la vita e gli daranno la possibilità di essere la persona che è oggi. L'autore, nella sua enorme disgrazia, ha avuto una grande opportunità: la sua vita è cambiata enormemente e in positivo... ma mi viene spontaneo chiedermi: quanti bambini soldato del Sierra Leone, come di altri Paesi tormentati dalle lotte civili, non hanno avuto la stessa sorte di Ishmael? Quanti sono morti negli scontri a fuoco? Quanti si sono visti negare il diritto ad una infanzia serena? Quanti continuano a dover fare i conti con la propria coscienza angosciata dagli incubi e dagli orrori? Quanti, purtroppo, sono ancora costretti a dover contare solo sull'amicizia del fucile e delle bombe per sopravvivere?
[ CHIUDI ] |