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Giovedì
28 luglio 2005 è una data importante: ho deciso di ritornare in
quella Valle di Fassa che ho imparato ad apprezzare e ad amare negli anni
'70 con gli amici di Castiglione delle Stiviere (Mn). Veramente la proposta
è arrivata via telefono da Giuseppe Campanella, un maestro di scuola
elementare di Martina Franca conosciuto nel sito scolastico di Kidlink
e pure appassionato di montagna. Egli, tutti gli anni, si trasferisce
con la moglie MariaAda e il figlio Ivan nella regione del Trentino (Val
di Rabbi) per una vacanza di quindici giorni e così ci incontriamo
per alcune escursioni sui monti.
All'uscita sulle Dolomiti partecipa anche Attilio Cappellini di Asola.
Dopo
l'incontro presso il casello autostradale di San Michele all'Adige, raggiungiamo
con le macchine il paese di Vigo di Fassa e, in funivia, il rifugio detto
"Ciampedie" . Da lì finalmente iniziamo a camminare scendendo
al rifugio Gardeccia per risalire al rifugio Vajolet.
Qui il gruppo si divide: Giuseppe, la moglie e Attilio, affaticato da
problemi postumi di frattura al piede, proseguono per il rifugio Principe,
mentre Ivan insiste per provare l'emozione di un sentiero più impegnativo,
quasi alpinistico, che conduce al rifugio Re Alberto.
Prendendo atto con piacere di questo suo desiderio, intercedo presso i
genitori e mi offro di accompagnarlo.
In 55' minuti raggiungiamo il rifugio salendo lungo un sentiero erto e
definito alpinistico per la presenza di tratti di fune in acciaio e di
roccette che richiedono l'uso anche delle mani per la sicurezza personale.
La giornata di sole ci permette una sosta per ammirare il favoloso, spettacolare ambiente tra pareti e torrioni verticali e soprattutto per rivivere le emozioni della mia prima arrampicata in roccia sulla Stabler, la torre centrale del gruppo del Vajolet. In quell'occasione il mio capocordata era Giuseppe Romanelli.
> Vedi alcune immagini della escursione.
