Al Rifugio Erdèmolo (Valle dei Mocheni)

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Volete trascorrere una giornata in serenità ed immersi in una natura non ancora compromessa dal turismo di massa? L'escursione di oggi fa al caso vostro. L'ascensione non troppo faticosa al Rifugio Erdemolo, la contemplazione dell'omonimo laghetto naturale, la ricchezza del patrimonio boschivo della vallata, la evasione dalla calura soffocante della pianura sono gli aspetti più significativi di questa esperienza domenicale di fine luglio e gli ingredienti per un'esperienza rilassante e felice.

La Valle dei Mòcheni: (in mòcheno Bersntol, in tedesco Fersental), conosciuta anche come Valle del Fèrsina, è una vallata in provincia di Trento percorsa dal torrente Fersina, dalla sua sorgente fino alla cittadina di Pergine Valsugana. La valle è attorniata dalle vette incontaminate del settore occidentale del gruppo del Lagorai ed è ricca di pascoli e di boschi, in particolare larici e abeti rossi.

A soli 20 chilometri da Trento, la Valle dei Mocheni è nota per essere un’isola linguistica di origine tedesca in cui si parla un idioma locale, il "mocheno", e per la grandiosa bellezza della natura del Lagorai occidentale.
L'ambiente è in buona parte ancora intatto ed è da conoscere seguendo, ad esempio, il nostro itinerario (sentiero 325 da Palù del Fèrsina) che si snoda tra i prati e i boschi ed è ben segnalato da cartelli direzionali.

Non abbiamo fretta e, tra una chiacchiera e una fotografia, risaliamo il pendio erboso fino a raggiungere lo spettacolare laghetto alimentato unicamente dalla pioggia o dalle nevi invernali.Lago Erdemolo

 

 

 

Il cielo sereno e l'aria fresca ci invitano a scegliere un percorso alternativo per il rientro e così ci incamminiamo per un sentiero che, con una bella visuale sulla valle e con continui saliscendi, conduce ad un bivio per il rifugio "Sette Selle" e poi al parcheggio.
Quali ricordi di questa giornata porto con me sulla strada del ritorno?

  1. Il silenzio: il bello di questo posto e' il silenzio che ti avvolge e ti invita alla
    meditazione;
  2. La simpatica signora del parcheggio che, in cambio di €3,00 ti offre un posto macchina e ti dispensa una frase condita di saggezza e di buon senso. Nel blocchetto tiene pure una immaginetta della Madonna "Rosa Mystica" del luogo sacro delle "Fontanelle" di Montichiari (Brescia).
    Al ritorno, però, di lei non troviamo più alcun segno di presenza :-). Mah!...

Domenica, 29 luglio 2007

P.s. La lettura del romanzo "Resurrezione" di Tolstoj è ormai giunta alle ultime pagine. Mi aspettavo una caratterizzazione più marcata ed incisiva di Katiusha Maslova, una ragazza semplice, sedotta e abbandonata dal nobile Nechliudov. Ella, finita, per necessità, nel mondo della prostituzione, un giorno viene ingiustamente accusata di furto e di omicidio.
Nechliudov, dopo diversi anni, la reincontra fortuitamente nell'aula di un tribunale e prova uno sconvolgimento che gli cambierà la vita. Egli si offre di sposare Katiusha in riparazione del suo errore giovanile e si dà da fare per liberarla dalla condanna a quattro anni di lavori forzati in Siberia.
Katiusha, apprezzando il gesto di Dimitrij, si rende conto di amarlo ancora e gradualmente si allontana dalla sua precedente condotta di vita viziata; poi costruisce un rapporto umano e diretto con i semplici ed i sofferenti, avvicina i detenuti politici operando in sé stessa un cambiamento totale di personalità, una "resurrezione" e alla fine preferisce lasciare libero Nechljudov, scegliendo di vivere accanto ad un altro rivoluzionario deportato.
Nechliudov completerà il suo rinnovamento spirituale accostandosi alla lettura dei Vangeli per attuarne in senso sociale i precetti.

Nella storia di Katiusha vedo riflesse tante miserie e tante ingiustizie umane inflitte dai "potenti" alla gente povera, semplice, indifesa.

Puoi vedere l' album fotografico della escursione.

 

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