Lago della Vacca e Rifugio Tita Secchi

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Da molti anni non ritornavo al rifugio Tita Secchi (mt. 2367), ubicato vicino alla parete sud del Cornone di Blumone, nei pressi del lago della Vacca. Quest'ultimo termine deriva da una curiosa conformazione di un blocco roccioso avente, appunto, la caratteristica forma di un bovino. A tale fenomeno naturale (o quasi...le corna e la coda sono opera evidente dell'uomo !) riconducono anche i nomi del lago e del valico, nei cui pressi si congiungono i due sentieri, rispettivamente provenienti dal rifugio Tassara e dalla Malga Cadino.

Con i miei amici di escursione (Attilio e Giovanni di Asola) scegliamo il secondo itinerario. Lasciata la macchina nel parcheggio della Malga Cadino, ci incamminiamo verso la meta su un sentiero sterrato. Il cielo non promette una giornata serena, nonostante sia apparso un timido sole.

La prima parte è quasi in piano tra i prati e noi ci lasciamo attrarre dalla visione bucolica delle mucche al pascolo.
Lungo la salita abbiamo modo di apprezzare anche un tratto ricoperto da sabbia bianca finissima, che ci richiama, ma senza nostalgia, la spiaggia del mare.

Dopo circa due ore e 20 minuti raggiungiamo il rifugio, ma le nuvole coprono tutto il panorama circostante. Il lago della Vacca e, soprattutto, il vicino Cornone di Blumone possiamo solo immaginarli con la nostra fantasia.

Viste le condizioni ambientali, preferiamo non sostare nel rifugio e intraprendere quasi subito la via del ritorno.
Da segnalare l'avvistamento di una roccia affilata su cui si erano arrampicate alcune capre che, ormai sazie, dall'alto osservavano placidamente gli appassionati della montagna.

Gli ultimi dieci minuti di sentiero, infine, vengono percorsi sotto la classica pioggerellina pomeridiana e Attilio mi riferisce una notizia poco confortante sul dottor Sandro B., nostro compagno di escursioni nei mesi scorsi.

Alcune immagini della escursione.

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