Da San Colombano (mt. 925) alla Corna Blacca (mt. 2005)

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Domenica 9 luglio 2006, dopo diversi rinvii per motivi scolastici e familiari, decido di risalire per un itinerario diverso la vetta della Corna Blacca.
Il punto di partenza è la località Naanì presso San Colombano. La giornata sembra nascere "storta": dopo aver risalito per circa 15 minuti il sentiero, mi viene il dubbio di aver dimenticato il cellulare vicino alla mia automobile. Un rapido dietrofront mi riporta al piazzale del parcheggio. Cerco affannosamente all'intorno e nel vano dell'auto, ma inutilmente. Rovescio le tasche dello zaino ed ancora... nessuna traccia. Alla fine, comunque, l'ho ritrovato: il telefonino era finito in una delle scarpe da tennis che solitamente porto con me nello zaino.

Riprendo così il sentiero e, in perfetta solitudine, mi inoltro nel bosco di noccioli, abeti, faggi e maggiocindoli, lasciando briglia sciolta alle mie riflessioni e soffermandomi di quando in quando a scattare qualche fotografia con la mia macchina digitale.
Mi piace il silenzio che regna tutt'attorno: mi aiuta nella introspezione personale.

Di questi tempi i drammi personali (depressione, violenza, suicidio, anoressia, bulimia, intolleranza ecc.) nascono proprio dal fatto che il ritmo frenetico della vita ci rende incapaci di riflettere sulla propria esistenza, di fare il punto sulle proprie doti, sui propri limiti, sugli obiettivi raggiunti ma anche sugli sbagli commessi.

Come, poi, non provare meraviglia per la bellezza e per l'armonia del creato, che Dio ha gratuitamente offerto a noi esseri umani? E così mi ritrovo a dialogare con Colui che è il Signore di tutte le cose e soprattutto della Vita.


Solo nella parte finale raggiungo alcuni escursionisti con i quali percorro l'ultima parte della salita.

La Corna Blacca ha l'aspetto di un castello di roccia biancastra (da qui l'origine del suo nome???) sormontato da due cime separate da una piccola depressione. Su quella più alta è stato collocato un cippo a doveroso ricordo dei Caduti Partigiani della Brigata "Margheriti" durante i terribili anni della Resistenza. Mi devo ricordare di parlarne con il dott. Vincenzo Chiesa, un ospite della Casa di Riposo di Pralboino, che ha vissuto in prima persona quella difficile esperienza come membro delle "Fiamme Verdi" operanti proprio sulle montagne della Vallesabbia e della Valle Trompia.

Dalla cresta sommitale, consumando il frugale pasto (due panini accompagnati da due mele) osservo lo stupendo panorama sulla Valsabbia e sulla Valtrompia. Le catene più lontane, invece, non sono visibili perché coperte da una diffusa nuvolaglia.

La s. messa festiva e la finale del campionato mondiale di calcio Italia-Francia mi inducono a riprendere il sentiero di discesa. Meglio così: appena arrivato alla macchina, iniziano a cadere le prime gocce di pioggia, ma io ormai sono al riparo dall'acquazzone.

Il gruppo della Corna Blacca Maggiociondolo alpino Maggiociondolo alpino Un altro versante della Corna Blacca

Giglio martagone La Croce di vetta Cippo dedicato ai martiri partigiani La dedica agli eroi della Libertà

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