Al Monte Comer da Sasso di Gargnano

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L'uscita di oggi, 19 agosto 2016, è dedicata ad una cima da me mai visitata in precedenza, il monte Comer (metri 1279) nei pressi di Gargnano (Lago di Garda). Il suggerimento è arrivato durante la lettura di un libro di Franco Solina e anche per l'esigenza di Attilio di contenere il dislivello di salita attorno agli 800-900 metri.

Partiamo da Sasso (metri 546), piccola località dell'entroterra gardesano, per percorrere un sentiero non sempre agevole, anche per l'abbondante pioggia della notte precedente, ma fortunatamente immerso in un bosco ombroso, ricco di piante e di fiori (castagni, carpini e frassini; ciclamini).

Dopo due ore e quaranta minuti di salita arriviamo sulla cima del Comer da dove speravamo di ammirare il monte Baldo, il lago di Garda in basso, la Valvestino ecc. Purtroppo una densa nuvolaglia si è nel frattempo raccolta intorno alla sommità, privandoci dello spettacolo che è sempre la giusta ricompensa per gli appassionati, dopo un impegnativo arrancare sui sentieri di montagna.

Sulla via del ritorno, visitiamo l'eremo di san Valentino, che sorge a ridosso di una strapiombante parete rocciosa e offre una gratificante vista sul Lago di Garda.
L'eremo si trova a 772 metri di altezza, affacciato sul Garda. La tradizione racconta che il piccolo ed isolato edificio venne costruito da alcuni gargnanesi per sfuggire alla virulenta epidemia di peste del 1630.
L'eremo fu abitato da almeno tre eremiti: di uno parla una relazione del 1684, seguito nel 1760 da tal Giovanni Marchetti. L'ultimo eremita che visse a san Valentino fu Geremia Paladini che, giunto da Casson Veronese nel 1849 forse per sfuggire alle autorità asburgiche, morì a Sasso nel 1865.

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