Dal Buffaure al Passo S. Nicolò e Malga Crocefisso

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Giovedì 24 agosto è il giorno concordato per la tradizionale escursione estiva in Val di Fassa - Val San Nicolò.I partecipanti alla gita sono, oltre al sottoscritto, Attilio con la moglie Rina e il figlio Emanuele, Silvia Aroldi, Franco Lui e la moglie Zelinda.

Alle ore 8.45 siamo alla partenza della telecabina e, nonostante il tempo sia incerto e le previsioni non siano incoraggianti, decidiamo di salire. Raggiunto il Buffaure (mt. 2060), ci incamminiamo per l’ampia e ripida pista da sci raggiungendo il Col de Valvacin presso i nuovi ed accoglienti rifugi Baita Cuz ed El Zedron (mt.2372).
Da qui parte un aereo sentiero che ci conduce al Sas de Adam, poi al Sas Porcel, a Sela Brunèch (mt. 2428), agli aspri contrafforti del Sas de Roces (mt. 2618).

La relazione parla di un grandioso panorama circolare su tutte le Dolomiti di Fassa, ma la nuvolaglia, ora intensa ed ora rada, ci permette di gustare solo parzialmente e momentaneamente lo spettacolo della natura circostante; in compenso le nuvole basse, nascondendo ad alcuni partecipanti i passaggi più esposti, rendono meno impacciato il procedere lungo le creste più sottili e ripide.
Superati alcuni punti scoscesi con l’aiuto di funi metalliche appositamente fissate, scendiamo nell’ampia sella erbosa a monte del Sas Bianch.
Qui iniziano a cadere le prime gocce che ci costringono ad indossare le opportune mantelline antipioggia.
Fortunatamente, dopo una diecina di minuti, il cielo si riapre parzialmente e qualche timido raggio di sole ci accompagna fino al rifugio di Passo San Nicolò (mt. 2338).

Sono le ore 12.45: il “caprioletto” Emanuele punta i piedi e non ne vuol sapere di scendere subito a valle. Si decide, pertanto, una sosta nel rifugio per gustare un ottimo piatto di polenta con funghi e formaggio fuso.
Rientriamo scendendo nella valle San Nicolò fino alla Baita alle Cascate e poi alla Baita Ciampiè, non senza esserci divertiti per gli imprevisti scivoloni di molti di noi lungo il sentiero reso viscido dalla pioggerellina.
Qui la comitiva attende il servizio di autonoleggio per Pozza di Fassa, mentre Attilio ed io preferiamo camminare ancora un poco, raggiungendo con passo sostenuto la sottostante Malga Crocefisso.

Ecco l'album fotografico della escursione.

Pralboino, 26 agosto 2006

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