Carnevale sulle nevi di Bellamonte (Predazzo)

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Per il Carnevale 2008, i miei ex colleghi Luigi DeAntoni e Paolo Reboani, approfittando della sospensione delle lezioni per il 4 e il 5 febbraio, mi hanno proposto una breve vacanza sulle nevi per praticare un po' di sci da fondo. Alla comitiva si è poi aggregato Luigi Gogna, direttore del personale e segretario della Casa di Riposo di Pralboino.
A me è toccata la scelta della località. Dopo alcune telefonate, ho trovato ospitalità presso l'Hotel Torretta di Bellamonte (Predazzo), che abbiamo raggiunto nel tardo pomeriggio di domenica 3 febbraio.

Le previsioni meteorologiche non erano del tutto incoraggianti e infatti nella notte sono caduti circa 10 centimetri di neve.
Il mattino seguente il cielo appariva nuvoloso ma senza fiocchi, così con una certa difficoltà a causa di indicazioni imprecise o da me non ben comprese, abbiamo raggiunto Lago di Tesero, ove esiste uno splendido centro sciistico per gli appassionati di fondo.
Noleggiata l'attrezzatura, s'è iniziato a percorrere la pista tracciata, dapprima con alcune incertezze e con innocue cadute, successivamente con più disinvoltura e con maggior coordinazione motoria da parte di tutta la comitiva.

Solo la stanchezza fisica ci ha convinti a riconsegnare il materiale nelle prime ore del pomeriggio e a fare ritorno all'hotel per un bagno turco ed una sauna davvero rigeneranti; un'esperienza, quella del bagno turco e della sauna, per me del tutto nuova ma positivamente salutare.

A questo punto Paolo ha avvertito un fastidioso dolore alla caviglia (on si è ben capito se dovuto ad una caduta sulla pista o ad un appoggio maldestro del piede nello scendere dalla autovettura). Fatto sta che gli abbiamo bendato la caviglia e ci siamo procurati cubetti di ghiaccio per gli impacchi di rito nella speranza di una pronta guarigione.

Nella passeggiata serale abbiamo anche scoperto che in prossimità dell'hotel vi era pure una pista per il fondo lunga 3.5 km; questo ci evitava di dover raggiungere ancora Lago di Tesero.

Durante la notte sono caduti altri 15 centrimetri di neve. Ma niente paura: dopo un'abbondante colazione, senza la compagnia di Paolo che ha preferito rimanere a riposo cautelativo, abbiamo affrontato per tre volte il percorso della splendida pista che si snoda quasi completamente nel bosco di abeti rossi, di pini e di betulle. La neve sui rami, il silenzio all'intorno e la ridottissima presenza di sciatori contribuivano a rendere ancora più favoloso e fascinoso quell'ambiente.

Nel pomeriggio abbiamo salutato Bellamonte con un po' di nostalgia e di rimpianto poiché nel frattempo le nuvole si erano diradate e uno splendido sole andava sempre più inondando di luce le innevate cime circostanti.

Vedi le immagini della vacanza sulla neve

4 e 5 febbraio 2008

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